la nascita dei Comuni

la nascita dei Comuni

BASSO MEDIOEVO 1000-1492 d. C.

LA NASCITA DEI COMUNI dalla fine del XI d.C. alla fine del XIll d.C.

dal 476 d.C. al 1000

SITUAZIONE

con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente le città decadono

perché

la penisola subisce le invasioni barbariche

di conseguenza

si riduce l’economia

si riduce popolazione (guerre epidemie, carestie)

le città, troppo pericolose, vengono abbandonate

la popolazione si stabilisce

in villaggi rurali

nelle vicinanze di castelli feudali e monasteri

intorno al 1000

IL CAMBIAMENTO

LE INNOVAZIONI AGRICOLE

portano a

un aumento della produzione

l’eccedenza viene venduta nei mercati

che si diffondono ovunque

corti

castelli

vicino

fuori le mura delle vecchie

città abbandonate

nel 1100

LE CITTA RIPRENDONO VITA

ai margini delle città, nei pressi dei mercati

i mercanti

creano magazzini, botteghe, case, stalle

questi lunghi crescono

e diventano borghi

gli abitanti

vengono chiamati “borghesi”

si avvia

il processo di inurbamento

infatti, dalla campagna

piccoli nobili e contadini

si spostano verso le cittá

in cerca di

una vita migliore

le città si ripopolano

l’economia cittadina

trionfa sul sistema feudale agricolo

le città e i borghi si sviluppano e diventano indipendenti dal potere feudale

grazie a

un “patto comune” tra i cittadini influenti

è la nascita dei

COMUNI

COSA SONO I COMUNI?

vere e proprie città-Stato

con leggi e magistrature indipendenti

che controllano la campagna circostante

DOVE?

Italia settentrionale e centrale. anche le cittá di mare:

nascono le repubbliche marinare (Venezia, Amalfi, Genova, Pisa)

in alcune regioni della Germania

centro- meridionale, in Francia e

nelle Fiandre

al Sud non ci sono comuni

perché ci sono meno città

inoltre

il Sud non

ha conosciuto il feudalesimo

infatti

è soggetta al

bizantini, ai

longobardi e

in Sicilia agli

arabi

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